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Oggi, come un anno fa, siamo tanti in piazza. Democratici in borghese. Orfani delle nostre bandiere, ma con la tessera ben salda in tasca.

Era esattamente un anno fa, il 24 ottobre 2013, che al Teatro Vittoria ho parlato delle ragazze di Libera che vorrei tanto si sentissero a casa anche nel PD. Che ho parlato dei democratici in borghese che a sorpresa ho ritrovato ad ogni angolo di quella manifestazione per la Costituzione. È davvero desolante, un anno e un congresso dopo, constatare che non è cambiato niente. Che addirittura il segretario organizza la sua Leopolda non solo nel giorno in cui sindacati e lavoratori scendono in piazza, ma in cui ci sono pure gli Stati generali dell’Antimafia, con migliaia di ragazzi da tutta Italia che lottano quotidianamente contro la criminalità organizzata. Credo che il PD debba essere anche qui, ad ascoltare quei ragazzi e questa piazza che chiede che le riforme estendano i diritti, anziché comprimerli. Perché se incontro ragazze della mia età che mi dicono “vorrei fare un figlio ma non ho il coraggio”, il problema non sono 80 euro in più, ma il ricatto costante di contratti che durano 7 mesi. ‪#‎piùlavoroepiùdirittiÈpossibile‬

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